Buongiorno Amici. Oggi 23 novembre non posso non ricordare con voi il disastroso terremoto dell’Irpinia del 1980. Novanta interminabili secondi che rasero al suolo interi paesi provocando la morte di circa tremila persone e migliaia di sfollati. L’allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini denunciò con forza il ritardo e le inadempienze dei soccorsi, che sarebbero arrivati in tutte le zone colpite solo dopo cinque giorni, quando ormai non c’era proprio più nulla da fare. Le zone colpite ancora oggi portano i segni indelebili di quella notte funesta. Davanti a queste catastrofi restiamo inermi, siamo impotenti, non possiamo fermare la furia della natura. Non possiamo impedirglielo! Ho conosciuto qualche anno fa una persona oggi a me molto cara che ha vissuto la violenza del sisma quel 23 novembre del 1980. Si trovava a casa sua quando la terra iniziò a tremare e mi racconta sempre che la sua casa crollò quasi immediatamente, lei riuscì a fuggire con il suo fratellino, ma i suoi genitori no…rimasero lì…sotto le macerie di una casa che per anni era stata la loro protezione e in quei novanta secondi era diventata la loro tomba. Quando la terra trema noi non possiamo fermarla, e questo ci rende davvero molto piccoli. Un abbraccio a chi oggi, dalle macerie è riemerso e a chi purtroppo, sotto le macerie ha perso la vita.
HANNA